venerdì 18 maggio 2012

La bellezza e' un bene universale...

Definire la bellezza.....eh, facile.
Non sono una filosofa, quindi lascio volentieri il compito ad altri.
In questi giorni sono in vacanza a Barcellona...c'ero stata in tempi archeologici, adesso ho colto al balzo la scusa di una stupenda accoppiata di concerti da non perdere (Judas Priest/Blind Guardian e Bruce Springsteen)
e sono qui a godere una citta' stupenda.
Come prima tappa, la Sagrada Familia...l'avevo vista ai tempi e me la ricordavo bellissima, l'ho rivista mercoledi' e l'ho trovata stupefacente. Di chiese ne ho viste tante in vita mia, di monumenti anche, di posti bellissimi ed edifici incantevoli ce ne sono tantissimi....eppure, la Sagrada Familia mi ha lasciata, per la seconda volta in vita mia, senza parole.
Se c'e' qualcosa che mi ha fatto capire davvero cosa vuol dire "volersi elevare al cielo", e' questa cattedrale. La sua struttura iperbolica, i giochi di luce stupefacenti, le linee che sembrano non appartenere a questo mondo...tutto parla di una tensione verso qualcosa che qui non c'e' che ben poche cose al mondo mi hanno trasmesso.
E sapere che durante la guerra civile spagnola gli anarchici hanno tentato di distruggerla (e ci sono parzialmente riusciti, anche se il restauro e' stato accurato e puntuale) mi ha lasciato un senso di rabbia infinita: anzi, piu' che di rabbia, di tristezza.
Perche'? Che senso ha?
Sono atea ed anarchica, di formazione marxista ed ideologicamente vicina alla comune di Parigi.
E fermamente convinta che tentare di cancellare con un colpo di spugna il proprio passato, la propria storia e la propria cultura, soprattutto quando questa ha prodotto cose meravigliose, e' un suicidio. Noi siamo il prodotto di tutto quello che e' venuto prima di noi, e se non riusciamo a tagliare i cordoni ombelicali che ci imprigionano a questo passato non e' distruggendo i corpi di chi ci ha nutrito che diventeremo liberi: al massimo, resteremo bambocci con un cordone ombelicale sanguinoso e penzolante.Ok, i gesti simbolici sono importanti...ed avere solide radici anche.
Voler distruggere i simboli del potere ha un senso che approvo e condivido, voler distruggere l'espressione diun momento storico che fa parte della storia di un popolo non ne ha. Non ho mai pensato che dar fuoco alle chiese (cosa in cui sembrano specializzati certi curiosi musicisti norvegesi) sia un buon modo per tenere la gente lontana dalle stesse: mi piacerebbe che ci fossero tante chiese...e ce rimanessero desolatamente vuote per totale mancanza di interesse religioso da parte di tutto.
Qualcuno ha gia' detto che nulla rende popolari i cristiani quanto un po' di persecuzioni: beh, aveva ragione.
Si puo' estendere alle altre religioni...ve li ricordate i Buddah di Bamiyan? Distrutti a cannonate dai talebani perche'...boh, non me lo ricordo.

Ora, i talebani stanno giustamente sui coglioni a tutti....Gli anarchici spagnoli? No, a me assolutamente no, anzi.
Detto questo, comwe gli e' venuto in mente che distruggere la Sagrada Familia potesse essere una cosa positiva? Probabilmente qualcuno ha gia' scritto qualcosa sull'argomento, io sono contenta che non ci siano riusciti...mi dispiace immensamente che non siano riusciti in tante altre cose, ma su questa no, per fortuna e' andata buca.
E adesso vi beccate anche tutte le foto che ho fatto alla Sagrada Familia....fanno schifo, lo so, ma stare li' dentro e' stato un viaggio nell'anima...e non e' detto che non ci torni prima di ripartire.
A presto



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