sabato 19 maggio 2012

Si, viaggiare...


Lo dico da tanto tempo, una volta o l'altra sara' quella giusta.
Quando sono all'estero il bisogno di collegarsi e leggere cosa succede in Italia e' irrefrenabile.
Spesso non e' successo un tubo, talvolta si leggono notizie che avresti preferito non leggere.
Tipo oggi.
Ne sentivamo la mancanza, della cara vecchia strategia della tensione di settantasettiana memoria...
Anche stavolta e' scattato automatico il "..ma c'e' una qualche ragione per cui io dovrei tornare a casa?"
Anche stavolta tornero', domanisera l'aeroplanino dall'aeroporto di Girona che come tutti gli aeroporti era bellissimo quando sono arrivata e sara' grigio, mesto, tristissimo quando ripartiro'...anche se ci dovesse essere il sole.
Viene da dirlo soprattutto quando il posto che lasci e' meraviglioso, e quello che succede a casa e' di una mestizia infinita.
A Barcellona ci lascio il cuore.
Ci lascio anche il portafoglio con documenti, soldi e carte di credito, ma quello non mi infastidisce piu' di tanto...i soldi vanno e vengono, i documenti si rifanno, le carte di credito si bloccano e si duplicano, un po' di fastidio ma fossero questi i drammi della vita...
Il cuore no, non lo duplico...ho quello, e' lo stesso di quando sono nata e me lo terro' fino in fondo...a meno di trapianti, ma di cuori ne ho uno solo...
Un pensiero a chi e' morto, a chi sta lottando per la vita, a chi e' ferito e a chi e' sconvolto...
Ai sopravvissuti, a chi non riesce a crederci, a chi non se ne dimentichera' mai...
Un pensiero anche a chi ha progettato, pianificato, eseguito l'attentato.
Ma non importa che lo scriva.

Lucio Battisti: Si, viaggiare.

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